Giulia Giordano

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Come San Tommaso

Come San Tommaso

Posted by on Mar 20, 2020 in blog | 0 comments

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Ho visto una vicina di casa anziana aprire la porta in mutande e mascherina pur di parlare con qualcuno. Ho visto una ragnatela sul soffitto del corridoio della zona notte. Ho visto un signore in fila davanti al supermercato con un casco integrale in testa che cercava di interloquire con una signora a tre metri di distanza gesticolando come se stesse facendo una coreografia di Pina Baush. Ho visto una cassetta piena di verdure che non avevo mai cucinato prima e un agricoltore, che dovrebbe essere biologico, portarmela a casa con la maschera antigas. Ho visto una signora di novant’anni ballare con mia figlia dal balcone di fronte mentre innaffiava. Ho visto i meccanici sotto il mio balcone lavorare di continuo, nonostante tutto, e passare “Volare” di Modugno a tutto volume dall’autoradio. Ho visto “atleti” con la mascherina correre al centro della strada e il 982 rallentare per non investirli. Ho visto un uomo fare flessioni dentro l’aiuola. Ho visto svariati cani pisciare in quell’aiuola. Ho visto un anziano signore saltare con la corda sul terrazzo condominiale. Ho visto il video di un tipo che va a buttare la spazzatura mascherato da dinosauro. Un altro di un amico che per il compleanno ci va in smoking. Ho visto uno spacciatore trasformarsi magicamente in un dogsitter. Ho visto una ragazza pattinare artisticamente mentre andava a fare la spesa. Ho visto un mare di vostre dirette e video, poi ho capito che, soffrendo di un terribile imbarazzo della scelta, preferivo guardare villa Pamphili in lontananza o le nuvole. Ho visto mia figlia scavalcare dal balcone alla mia stanza passando dalla finestra una decina di volte; ho visto il mio coinquilino piantare sul balcone persino i semi di kiwi e di limone. Ho visto due ragazzi sorridenti, senza mascherina, camminare mano nella mano; ho visto due persone fumare e bersi una birra nascosti dentro il mercato di San Giovanni Di Dio. Ho (appena) visto la vicina del piano di su buttare le briciole della tovaglia sulla mia testa mentre mi affacciavo a prendere una boccata d’aria. Ho visto due innamorati andare in bici a fare la spesa e mandarsi baci a distanza. Ho visto un signore rimanere chiuso fuori in balcone finché non ho citofonato alla moglie. Ho visto una ragazza con l’arcobaleno disegnato sulla mascherina. Ho visto tante persone uscire sui balconi al tramonto e fare un minuto di silenzio guardando il cielo per onorare i defunti, su invito del dj del condominio accanto al nostro. Ho visto tantissimi uccelli. Ho visto il cielo sempre più blu. Amor, 20 marzo 2020.

“La maggiore minaccia per la libertà non sta nel lasciarsela togliere – perché chi se l’è lasciata togliere può sempre riconquistarla – , ma nel disimparare ad amarla”. (George Bernanos)

“Come posso ottenere la liberazione?” ” scopri chi ti ha imprigionato”rispose il maestro. il discepolo torno dopo una settimanae disse: “nessuno mi ha imprigionato” “allora perche chiedi di essere liberato?” quello fu’ il momento d’illuminazione per il discepolo che improvvisamente divenne libero. (cit. anonimo)

“E anche se viveste sotto un regime totalitario, finireste prima o poi per abituarvi anche a quello, e ne accettereste le imposizioni, le limitazioni e gli aspetti più terrificanti. (…) Dovremmo chiederci se abbia davvero senso il nostro modo di vivere, al quale siamo ormai abituati”
– Krishnamurti –

(..) “Sì che cambierà, vedrai che cambierà
Si può sperare che il mondo torni a quote più normali
Che possa contemplare il cielo e i fiori
Che non si parli più di dittature
Se avremo ancora un po’ da vivere
La primavera intanto tarda ad arrivare”. – Povera Patria – F. Battiato

Io vo … tu vai … si va …
Ma non chiedere dove
Ti direbbero una bugia:
dove non si sa.
E è tanto bello quando uno va.
Io vo … tu vai … si va …
perché soltanto andare
in un mondo di ciechi
è la felicità.

(Aldo Palazzeschi – Movimento, da “Via delle Cento Stelle”)

 

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Masterclass con Anatoly Vasiliev

Masterclass con Anatoly Vasiliev

Posted by on Set 3, 2019 in blog | 0 comments

 

 

primo premio dei compagni di masterclass/Vasiliev

 

3 settembre 2019: Che meraviglia! Torno a Roma piena di desiderio. Quanto amo questo lavoro! Sarei rimasta a lavorare con Vasiliev per tutta la vita. Ho riscoperto la mia vocazione. Che immensa gioia poter essere parte di un progetto di formazione permanente così intenso. Erano anni che desideravo lavorare con il maestro. L’avevo incontrato in accademia e poi al Teatro Valle Occupato. Conosco il metodo degli etud, grazie al mio primo maestro di teatro, Domenico Cucinotta, e poi ho approfondito, sono stata uditrice in due suoi seminari 7-8 anni fa; ho letto il suo libro: “A un unico lettore” e il libro di Maria Knebel sul metodo, ma non avevo mai provato a propormi a Vasiliev come attrice, forse per insicurezza, o perché la vita mi ha portato a percorrere altre strade, prima.

Abbiamo lavorato per 17 giorni alla Trilogia della villeggiatura di Goldoni, nella fantastica cornice del Real Collegio (Lucca), coccolati dai compagni/attori del Cantiere Obraz che da sei anni organizzano questa masterclass per attori professionisti. Non conoscevo bene il testo di Goldoni, è stato davvero trasformativo scoprirlo in scena, attraverso le improvvisazioni, in dialogo con i compagni, e nell’analisi maieutica del maestro e dell’ensemble. Gli incontri non arrivano mai per caso: questo materiale scenico mi ha portato a mettere in discussione radicalmente la mia vita, le strutture che avevo creato, a ri-scoprirmi nella mia vera essenza. Non amo le gabbie dorate, eppure a volte mi rassicurano. Buttarsi nel vuoto è sicuramente rischioso, ho scelto di imparare volare. Anche grazie a Vasiliev, a cui sarò per sempre grata. Non è mai troppo tardi.

P.s. Il mio prossimo desiderio è creare un gruppo artistico con cui lavorare quotidianamente, fare training, creare spettacoli, film, e chissà. L’isolamento artistico non mi fa bene. Mi sento un albero con le radici aeree, ho bisogno di altri alberi, di muovermi, essere interdipendente, migrare e al tempo stesso radicarmi. Chissà. La direzione si troverà andando, scoprendosi energia pura, sconfinata, senza forma, o pluriforme, un’enigma, un koan, un motore che si autoalimenta, uno stormo…

https://www.youtube.com/watch?v=iwRLrz5Uceg

 

 

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