Giulia Giordano

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Upwelling, De profundis e rinascita a nuova vita – Giovanna Branca – Il Manifesto

Upwelling, De profundis e rinascita a nuova vita – Giovanna Branca – Il Manifesto

Posted by on Nov 28, 2016 in Rassegna Stampa | 0 comments

26 novembre 2016

«Penso che le cose che vidi non le vedrò mai più», dice un uomo vestito da cowboy in riva al mare. Parla di Messina, la città distrutta dal terremoto del 1908 (uno dei più devastanti che abbiano colpito l’Italia), la «protagonista» di Upwelling di Pietro Pasquetti e Silvia Jop, che debutta stasera in concorso al FilmMaker Festival di Milano. Era cominciato come un viaggio nei teatri occupati di tutta Italia il progetto degli autori del documentario che però, una volta arrivati al Teatro Pinelli occupato di Messina, si sono fermati nella città siciliana. «Quel teatro aveva una caratteristica completamente diversa da quelli che avevamo incontrato sino ad allora – dice Jop – non era occupato da un gruppo di artisti ma da un collettivo cittadino, era come una porta sull’intera città».

Ma cosa hanno trovato a Messina che li ha trattenuti lì per ben quattro anni, il tempo trascorso perché Upwelling venisse alla luce? Una «catastrofe», dice Pasquetti – «una rinascita», dice Silvia Jop. Le due facce cioè della stessa medaglia, in un film interamente costruito su delle opposizioni, dei conflitti. In primo luogo quello tra la stasi «apocalittica» e il vitale movimento della città stessa: svuotata dal terremoto e mai veramente rinata dalle sue macerie dato che, come spiega ancora Jop; «metà della città morì quel giorno, e l’altra metà migrò, specialmente a Genova. Messina è stata ripopolata da cercatori di fortuna e costruttori, perdendo così il contatto con la propria storia».

E poi ci sono i contrasti tra i «personaggi» stessi, gli abitanti di Messina e del documentario che la ritrae attraverso di loro: tra un padre fermo nel ricordo del passato – la guerra, le bombe, la moglie morta – e il figlio che gli rimprovera di non capire il presente, tra una madre e una figlia incinta con diverse idee sulla maternità, tra il sindaco Renato Accorinti (indossa rigorosamente solo magliette Free Tibet di diversi colori) che come dice Pietro Pasquetti «ha a cuore la rinascita spirituale della città» e le navi da crociera intraviste all’orizzonte, simbolo del suo ineluttabile ingresso in un mondo regolato dalla legge di mercato.

Sempre nel progetto poi trasgredito del film, Upwelling avrebbe dovuto articolarsi intorno a dei luoghi che rappresentassero il rapporto della città con la sua storia e, con le parole di Jop, «il tentativo di risalire»: il cimitero per esempio, e cioè come dice Pasquetti: «il luogo della Storia sepolta».
Ma poi gli autori finiscono per farsi guidare dai loro protagonisti, tutte persone che girano intorno al collettivo che ha occupato il teatro e che dopo il suo sgombero si sono impegnate a ridare la vita a molti altri luoghi abbandonati della città.

Come Max, che alle spalle ha un passato di droga e che è fermamente determinato a imparare il russo. Upwelling, spiega la didascalia che apre il film, è il termine che definisce un fenomeno che si verifica solo nelle acque oceaniche e nello stretto di Messina: la risalita in superficie degli organismi che abitano gli abissi. Come per Messina, un De Profundis e al contempo una nascita a nuova vita.

http://ilmanifesto.info/upwelling-de-profundis-e-rinascita…/

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Upwelling – la Repubblica, 26 novembre 2016 – Concita De Gregorio

Upwelling – la Repubblica, 26 novembre 2016 – Concita De Gregorio

Posted by on Nov 28, 2016 in Rassegna Stampa | 0 comments

articolo di Concita De Gregorio su Upwelling, film di Silvia Jop e Pietro Pasquetti in cui sono la protagonista femminile. L’anteprima è stata sabato 26 al FilmMakerFest di Milano.

la Repubblica – Concita De gregorio:

“Messina rinasce dalle acque profonde
MILANO.
Fra Scilla e Cariddi, nelle acque dello Stretto di Messina, accadono cose che gli umani possono osservare, difficilmente spiegare. Luogo di giochi degli Dei, nelle acque dello Stretto sbocciano come fiori turbini d’acqua e di tanto in tanto senza preavviso risalgono le acque profonde. Dagli abissi tornano a galla le creature rare, misteriose, mitologiche. L’oscurità che riaffiora. Upwelling, si chiama la risalita delle acque profonde — ed è questo il titolo dell’unico film italiano tra i dodici in concorso al Filmmaker international film festival di Milano, in prima visione oggi alle 21 allo spazio Oberdan.
Upwelling, scritto e realizzato da Pietro Pasquetti e Silvia Jop, parte dall’acqua e ci torna, si ferma a Messina e segue i passi di un’umanità magnifica e misteriosa. Sulla terraferma, incrocia le storie di una ragazza che guida una rivolta, un uomo che studia il russo in una casa piena di scatole chiuse, una figura nera altissima che avanza di spalle sulle rovine di una città ancora dolente di antiche macerie, un sindaco buddista che prega nella sua stanza. Sono la Sirena, Nettuno, il carapace e l’anguilla preistorica. Sono donne e uomini in carne ed ossa, vivi oggi e in bilico tra marginalità e luce.
Jop e Pasquetti hanno vissuto per due anni a Messina e trascorso molti mesi prima di girare, mesi impiegati a vivere insieme a Giulia, la sirena col cappello che occupa il teatro Pinelli, concepisce un figlio che infine, nel tempo del film, nasce. Con Renato, il sindaco scalzo, una campana tibetana al posto del tridente. Con la banda che suona al cimitero e il cavallo bianco che corre libero all’alba, come corrono a Messina i cavalli schiavi delle corse clandestine, le navi da crociera lente a far da quinta. Non è un film su Messina, né sulla stagione dei teatri occupati che ha portato alla “rivoluzione dal basso” del sindaco Renato Accorinti, questo, ma un film sulla centralità di chi sta al margine, di chi tenta da ogni catastrofe una risalita e sul dubbio che la verità ultima delle cose risieda negli angoli. Con immagini colme di suggestione e le musiche dei Sacri cuori.

Cuori”.http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/11/26/messina-rinasce-dalle-acque-profonde56.html

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FlashMob per l’allattamento a piazza di Spagna

FlashMob per l’allattamento a piazza di Spagna

Posted by on Ott 5, 2015 in blog, Rassegna Stampa | 0 comments

Ci siamo anche noi! Nel mio caso, avendo scelto l’educazione ad alto contatto, ed essendo single con figlia, squattrinata e senza parenti a Roma ancora è un po’ complicato lavorare…ma ci proviamo e resistiamo!

http://m.repubblica.it/mobile/r/locali/roma/cronaca/2015/10/03/foto/flash_mob_per_l_allattamento_in_piazza_di_spagna-124228355

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Cavallerizza, l’occupazione cominciata sul palcoscenico

Cavallerizza, l’occupazione cominciata sul palcoscenico

Posted by on Mag 29, 2014 in Rassegna Stampa | 0 comments

 

«Vogliamo solo riprenderci da cittadini questo luogo. Un teatro, un bene comune, che l’amministrazione vuole vendere ai privati», spiega Giulia Giordano, una delle animatrici di Cavallerizza 14.45, l’assemblea pubblica che da venerdì scorso occupa l’ex maneggio reale tra via Verdi e via Rossini. Attori, artisti, studenti dell’Università e professori, intellettuali e giuristi famosi. A Cavallerizza 14.45 c’è di tutto” (…)

http://www.lastampa.it/2014/05/29/cronaca/cavallerizza-loccupazione-cominciata-sul-palcoscenico-p47qJyx0q3WWf6cBo2L3PO/pagina.html

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Fischia Il vento – marzo 2014

Fischia Il vento – marzo 2014

Posted by on Mar 20, 2014 in blog, Rassegna Stampa | 0 comments

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Intervista di Gad Lerner sull’esperienza del Teatro Pinelli di Messina

REPUBBLICA.it

Fischia il vento, Giulia Giordano: ”Occupazione culturale, poi svolta politica”

Dal Teatro Valle di Roma al Teatro Pinelli di Messina. Nel mondo dello spettacolo fioriscono le occupazioni come proposizione di una gestione di un luogo di sperimentazione pubblica, diversa. L’esperienza dell’attrice messinese Giulia Giordano

http://video.repubblica.it/dossier/fischia-il-vento/fischia-il-vento-giulia-giordano–occupazione-culturale-poi-svolta-politica/158231/156724?refresh_ce

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