Posted by on Ott 13, 2018 in blog | 0 comments

Locandina Lab Maratonda (1)

Gravidanze empatiche: laboratorio teatrale alla libreria La Maratonda

per info e iscrizioni: 3407915916

“Bisogna avere un caos dentro di sé, per generare una stella danzante”. Nietzsche
“Le dissero: “ Non sarai in grado di sopportare l’uragano. Lei rispose: “Io sono l’uragano” Ada Luz Marquez

*È il momento di unire i fili, collegarsi tra donne, è il momento di progettare il nuovo mondo, il mondo che ci interessa creare per noi e per le generazioni future.
***Quando ero incinta mi sentivo sola, allora ho chiesto aiuto all’Universo e si sono materializzate altre donne fantastiche!
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Un laboratorio teatrale pensato per donne in dolce attesa e neomamme, per vivere la gravidanza e il postparto in modo artistico e più consapevole. Uno spazio per ascoltarsi, senza giudizi, per ritrovare la propria voce, la propria identità di donne, fuori dai condizionamenti della società in cui viviamo.
Un appuntamento per riconnettersi con sé stesse e la propria natura ciclica; cercare l’armonia e l’equilibrio tra i dualismi; per ritrovarsi insieme con autenticità, semplicità e gioia, assaporando l’abbondanza delle nostre esistenze, la luce delle nostre relazioni.
Quando partoriamo siamo animali, “selvagge”, ma da secoli siamo abituate a reprimere questo lato del parto, soprattutto in contesti ipermedicalizzati. Questo progetto vuole essere un’occasione per le partecipanti per lasciare andare la neocorteccia, il controllo, l’eccesso di razionalità, e lasciarsi guidare dal proprio istinto, dalla propria saggezza interiore.
Attraverso un leggero training fisico, giochi teatrali, improvvisazioni, esercizi per scoprire la fiducia nel gruppo e in sé stesse, cerchi di parola, danze e canti, scopriremo le nostre “gravidanze empatiche”, ci assumeremo la responsabilità di essere ogni giorno della nostra vita creatrici, agenti del Cambiamento.
Il laboratorio sarà anche l’occasione per socializzare con altre madri, per sentirsi parte di una comunità. Per riconoscersi nella trasformazione e scoprire un proprio equilibrio, lasciare andare le proprie paure, inventare narrazioni, canzoni, ninne nanne, fiabe, danze per il proprio benessere e per quello dei bambini della comunità. Uno spazio per consapevolizzare il passaggio dall’essere figlia all’essere madre.
Questo progetto nasce dal bisogno comune di ritrovarsi tra donne in un momento della vita così speciale, al di là delle parole, dei suggerimenti e consigli che spesso più che favorire il contatto bloccano la comunicazione: tutte viviamo la maternità e le nostre scelte educative in modo unico e personale, fare paragoni e offrire consigli non richiesti può creare incomprensioni e ulteriore distacco. Nel contesto del laboratorio teatrale si proverà a sperimentare la comunicazione non violenta (è consigliata la lettura de “Le parole sono finestre oppure muri” di Marshall Rosenberg).
Ci ritaglieremo uno spazio per creare collettivamente, sintonizzarci, respirare insieme, suonare, danzare, cantare, giocare, condividere. Saremo spettatrici e custodi del cerchio, esploreremo il processo creativo in un contesto protetto, senza obbiettivi performativi, a meno che non nasca un desiderio da parte di tutte le partecipanti di aprirsi al resto della “comunità”. Il teatro in questo caso diventa anche uno strumento che ci permette di entrare in contatto con la nostra vera essenza e di imparare a lasciarci guidare dal nostro utero, dal nostro istinto, riscoprendo la saggezza che è in noi.

Un laboratorio teatrale per madri e neonati, quindi, fuori e dentro la pancia, uno spazio per vivere questo momento di transizione con più consapevolezza, per creare il proprio spazio sacro, il proprio “nido”, ovunque ci troviamo; riscoprire il silenzio come strumento per entrare in contatto con noi stesse; inventare riti di passaggio, prendersi il tempo di coccolarsi, ascoltarsi reciprocamente, imparare a fidarsi, darsi la possibilità di creare una rete di mutuo aiuto, fondare progetti comuni, per sostenersi prima e dopo la gravidanza, passarsi libri, conoscenze, competenze, vestiti, materiali educativi, tempo, comprensione, compagnia.

Obbiettivi:
– Scoprire la propria energia creativa, al di là della maternità
– Assumersi la responsabilità di sognare ad alta voce
– Entrare in contatto profondo col proprio corpo, ritrovare la “memoria del corpo
– Imparare ad esprimere i propri bisogni ed emozioni represse
– Prendersi il tempo di ascoltare la presenza del nuovo essere in noi, e fuori da noi, creare la relazione;
– fare emergere le proprie paure nascoste e tabù, osservarli, imparare a lasciarli andare
– respirare profondamente e insieme
– riconnettersi con il proprio essere cicliche
– imparare ad avere fiducia nelle proprie capacità e nel proprio istinto
– risvegliare e diffondere saperi antichi “femminili”
– imparare a liberare e gestire emozioni intense
– Valorizzarsi e prendersi cura di se
– Imparare ad essere anche un po’ autoironiche
– Sentirsi parte di un gruppo creativo e di mutuo aiuto
– Imparare ad arrendersi, lasciare andare l’ego, fondersi con il potere della creazione, lasciarsi trasportare dal fiume della vita.
– Mettere a tacere i rumori di sottofondo, le mille voci, sperimentare il silenzio interiore
– Diventare un canale, non solo di vita, ma anche di bellezza, cultura, arte, benessere per tutti.
– Aprirsi alla possibilità concreta di vivere un parto piacevole e un post partum sereno.

Giulia Giordano, attrice, autrice, regista. È madre di Stella Lu da tre anni e mezzo. Master dell’I.N.P.E.F. di pedagogia teatrale in contesti educativi, autorizzato dal M.I.U.R. www.giuliagiordano.it

Gravi-danze di Giulia Giordano

Sentirsi uno e poi Tutto
in un’isola di materia
Canali del visibile
e sospetti d’Universo
in un vortice di luce
siamo nate per creare
sogni fecondi
tra i flutti lunari
Incipit dei pensieri
onoriamo gli antichi
e narriamo i presenti
per assaggiare le stelle
trasformare gli archetipi
bagnare la terra di sguardi
avvolgere il mondo
in un bagno di Amore
che è il nostro umore
e arriva dal profondo
una valanga in estate
un maremoto nel deserto
mastica ombre
canta intenzioni
illumina ogni grotta
con atmosfere mistiche
tiene il tempo del divino
libera l’essere
e tesse la sostanza
in radici aeree
foglie vibranti
sollevate dal vento
nella sua danza

“Credimi figlia mia, la grande avventura della vita è quella di essere te stessa, senza lasciarti condizionare da quello che gli altri vogliono tu sia, per la loro pace mentale, per la loro utilità, per ciò che ritengono essere adeguato.
Probabilmente la tua Libertà di Essere, scatenerà isolamento, solitudine, tentativi di manipolazione, gelosie e incomprensioni.
Ricorda che tutto questo è parte del seme, fa parte del processo di apertura del guscio, è il rumore della schiusa, è il seme che fiorendo lascia andare tutto ciò che era prima. Osare fiorire oggi, in questi tempi di deserto, presuppone un grande coraggio, un grande potere, è la più Alta Rivoluzione. E sai perché figlia? perché quando tu fiorisci, fiorisce anche la speranza”.

Ada Luz Márquez
Hermana Águila