Posted by on Nov 21, 2016 in | 0 comments

locandinaup

In questo film  – in concorso al FilmMakerFest di Milano – sono la ***protagonista femminile***, ma la vera STAR è la mia città natale, Messina: “Tra i frammenti di una città ricostruita sopra alle macerie di un disastro, nell’eco di una catastrofe che non si è mai del tutto consumata, Upwelling, come un’onda che nasce dal fondo del mare, porta gli abissi in superficie. In un’apparizione continua di personaggi, che si muovono come satelliti di un universo vivo e inaspettato, si raccolgono tentativi di resistenza e di rivitalizzazione che a volte assumono tratti assurdi e surreali. Siamo a Messina, una città che è stata completamente ricostruita in seguito a una delle più devastanti catastrofi naturali del Novecento. Ed è qui che gli autori hanno vissuto per due anni, creando un’intima intesa con i suoi abitanti e dando vita a un film che muove i propri passi tra catastrofe e risalita”.

http://www.filmmakerfest.com/FilmFestival/769

http://www.cinemafilmblog.it/note-di-regia-di-upwelling-la-risalita-delle-acque-profonde/

“Il desiderio di cercare una relazione tra il film che avevamo in mente e la Messina attuale, ci ha spinto a trascorrere molti mesi in città senza fare riprese. Avevamo bisogno di tempo per conoscere a fondo le persone che poi sarebbero diventate i personaggi di questo film e di stabilire con loro un’intima intesa. La convinzione con cui abbiamo condiviso e coltivato questo desiderio ci ha portati così a vivere a Messina per due anni.
Ogni cosa c’è sembrata un’infinità di cose: il teatro Pinelli, che col suo tentativo di rivitalizzazione urbana e le sue imprevedibili occupazioni itinerant; Pietro che rifiuta ogni tipo di istituzione e insegna all’Università dove afferma di portare il punk, il disordine; Max, che si muove come uno straniero nel luogo in cui è nato; Renato, il Sindaco che rispetto alla propria comunità si pone obiettivi di tipo spiritual; Giulia col suo impegno politico e la sua gravidanza anticonformista; l’eco invisibile della città scomparsa, i morti che si affermano sui vivi attraverso tutto quello che resta di un cimitero antico e la posizione di questa città nel Mediterraneo, assieme alle implicazioni mitologiche che raccontano la vita dello Stretto.
Ogni cosa c’è apparsa intimamente connessa, tutti questi elementi distinti sono entrati a far parte di una moltitudine tanto vasta quanto contenuta dalla necessità di realizzare un resoconto di viaggio su una città particolare. Questo film contiene elementi legati a un’idea di narrazione classica, ma questa narrazione viene spesso mandata in crisi da un modo ellittico di procedere e dal desiderio di, come ci suggerisce Italo Calvino, “perdere il filo cento volte, per ritrovarlo dopo cento giravolte”.

Pietro Pasquetti e Silvia Jop

Video dell’anteprima al FilmMakerFest di Milano con interventi dei registi

Il trailer

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“Upwelling” De Profundis e rinascita a nuova vita – Giovanna Branca – Il Manifesto