Posted by on Nov 28, 2016 in Rassegna Stampa | 0 comments

articolo di Concita De Gregorio su Upwelling, film di Silvia Jop e Pietro Pasquetti in cui sono la protagonista femminile. L’anteprima è stata sabato 26 al FilmMakerFest di Milano.

la Repubblica – Concita De gregorio:

“Messina rinasce dalle acque profonde
MILANO.
Fra Scilla e Cariddi, nelle acque dello Stretto di Messina, accadono cose che gli umani possono osservare, difficilmente spiegare. Luogo di giochi degli Dei, nelle acque dello Stretto sbocciano come fiori turbini d’acqua e di tanto in tanto senza preavviso risalgono le acque profonde. Dagli abissi tornano a galla le creature rare, misteriose, mitologiche. L’oscurità che riaffiora. Upwelling, si chiama la risalita delle acque profonde — ed è questo il titolo dell’unico film italiano tra i dodici in concorso al Filmmaker international film festival di Milano, in prima visione oggi alle 21 allo spazio Oberdan.
Upwelling, scritto e realizzato da Pietro Pasquetti e Silvia Jop, parte dall’acqua e ci torna, si ferma a Messina e segue i passi di un’umanità magnifica e misteriosa. Sulla terraferma, incrocia le storie di una ragazza che guida una rivolta, un uomo che studia il russo in una casa piena di scatole chiuse, una figura nera altissima che avanza di spalle sulle rovine di una città ancora dolente di antiche macerie, un sindaco buddista che prega nella sua stanza. Sono la Sirena, Nettuno, il carapace e l’anguilla preistorica. Sono donne e uomini in carne ed ossa, vivi oggi e in bilico tra marginalità e luce.
Jop e Pasquetti hanno vissuto per due anni a Messina e trascorso molti mesi prima di girare, mesi impiegati a vivere insieme a Giulia, la sirena col cappello che occupa il teatro Pinelli, concepisce un figlio che infine, nel tempo del film, nasce. Con Renato, il sindaco scalzo, una campana tibetana al posto del tridente. Con la banda che suona al cimitero e il cavallo bianco che corre libero all’alba, come corrono a Messina i cavalli schiavi delle corse clandestine, le navi da crociera lente a far da quinta. Non è un film su Messina, né sulla stagione dei teatri occupati che ha portato alla “rivoluzione dal basso” del sindaco Renato Accorinti, questo, ma un film sulla centralità di chi sta al margine, di chi tenta da ogni catastrofe una risalita e sul dubbio che la verità ultima delle cose risieda negli angoli. Con immagini colme di suggestione e le musiche dei Sacri cuori.

Cuori”.http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/11/26/messina-rinasce-dalle-acque-profonde56.html